Con finanza agevolata si intendono tutti quegli interventi e strumenti promossi dal legislatore a livello comunitario, locale, regionale o nazionale e messi a disposizione
delle imprese con lo scopo di incentivare progetti di sviluppo economico e investimento. Infatti, Stato, Regioni, Camere di Commercio e Unione Europea offrono alle imprese
finanziamenti, agevolazioni, contributi e altri strumenti finanziari a condizioni più vantaggiose di quelle di mercato per consentire la crescita delle imprese attraverso
l’assunzione di nuovo personale o la realizzazione di nuovi investimenti e progetti, con lo scopo ultimo di favorire lo sviluppo del tessuto imprenditoriale nazionale e
incrementare la competitività delle imprese esistenti e la nascita di nuove.
A seconda di chi istituisce, regolamenta ed elargisce le agevolazioni, gli strumenti di finanza agevolata rispondono a un diverso quadro normativo.
La distinzione principale in merito riguarda l’istituzione di competenza e territorialità di riferimento:
In caso di misure previste a livello locale, saranno le Camere di Commercio a emanare bandi pubblici e a erogare strumenti per sostenere le imprese ed è quindi alla Camera di Commercio della provincia in cui l’azienda è iscritta al Registro delle imprese l’organo a cui rivolgersi per ottenere le agevolazioni.
Se il provvedimento è preso a livello regionale, sono le regioni ad istituire e accordare le modalità di sostegno alle imprese con sede nella regione stessa.
A livello nazionale, è invece il Governo, attraverso i diversi ministeri (in particolare il Ministero dello Sviluppo Economico) a regolamentare l’assegnazione delle agevolazioni a cui si può accedere attraverso bandi nazionali.
Infine, se le misure sono prese dall’Unione Europea, a beneficiare sono le imprese operanti in uno degli Stati membri UE per mezzo di strumenti e bandi comunitari. Tali bandi possono riguardare fondi diretti (gestiti direttamente dalla Commissione Europea) e fondi indiretti (provenienti dalla Commissione Europea ma gestiti dalle autorità locali dei paesi membri).